GIORNATA MONDIALE DELL'EMOFILIA 2019
L'UNICORNO - LETTURA ANIMATA PER BAMBINI
In occasione della Giornata Mondiale dell'Emofilia, sabato 13 aprile 2019 al Teatro dell’Orto Botanico di Padova, si è svolta la lettura animata de “L’Unicorno”, racconto illustrato di Beatrice Masini e Giulia Orecchia, edito da Carthusia con la collaborazione di SOBI.
L’Unicorno
Gli unicorni piacciono perché rimandano a un mondo magico e bellissimo, ispirano simpatia e lasciano spazio alla fantasia dei bambini. Proprio per questo all’unicorno è stato affidato un compito molto importante, quello di riuscire a parlare ai bambini di temi delicati come la diversità e la fragilità
"Raccontare, in generale, non è cosa facile. E parlare ai bambini, provando a spiegare quello che per loro sta per diventare naturale e base di una vita futura, è un progetto ambizioso. Comprendere e accettare con favore di avere un manto bianco, che si sporca facilmente, e un corno, che è magico anche se a volte ferisce e può far un po’ male, aiuterà il cuore e la consapevolezza dei bambini, emofilici e non. Perché fa sentire speciali, sapere di avere la stoffa degli eroi. ……"
(Alessandro Marchello, Presidente Associazione A.C.E. Onlus)
L’Unicorno però ha un finale molto particolare perché è aperto alla fantasia di chi ascolta, facendo diventare esso stesso un protagonista assieme ai suoi genitori e amici.
Per chi desidera copie del libro rivolgersi a info@abgec.it.
Essere speciale
Che dire della giornata vissuta? Un successo anche per la presenza di altre famiglie che, per altro destino, hanno figli “speciali“ in maniera diversa da dai nostri bambini con emofilia; tutti genitori presenti hanno potuto cogliere l’occasione di comprendere che “essere speciale” significa prima di tutto dare valore alla vita, ad ogni momento e soprattutto imparare dai bambini il valore delle cose più semplici che per molti adulti sembrano scontate quando in realtà nulla è scontato.
E allora anche un finale non scritto di una storia, diventa un modo per raccontare e condividere i propri sogni, le proprie speranze e, perché no, anche le proprie paure così da trovare la maniera per vincerle.
I protagonisti della giornata
(vai alla carrellata delle immagini)
A leggere la storia e provare a scrivere il finale assieme ai bambini è stato Gaetano Ruocco Guadagno, attore poliedrico, regista e autore, conosciuto nel mondo padovano, grazie al successo del gruppo “Marco e Pippo: un duo che è un trio”, nel quale interpreta vari disparati personaggi.
Mago Magicus, con la sua sensibilità artistica e le sue “follie magiche” ha completato la giornata svoltasi all’insegna della fantasia, dello stupore e della curiosità.
Protagonisti indiscussi della giornata sono stati gli oltre 30 bambini con le loro famiglie: occhi sbarrati, sguardo concentrato, orecchie in ascolto, bocche spalancate, voci squillanti alle domande di Gaetano e urlanti alle esibizioni di Magicus.
Sono inoltre intervenuti:
- Andrea Stefan, presidente ABGEC
- Ezio Zanon, responsabile del Centro Emofilia di Padova;
- Chiara Loprieno, Community Engagement & Communication Manager di Sobi
- Samanta Gallo, mamma
- Lisa Alborno, mamma
- Elena Macellari, presentatrice.
Il luogo, mondo della diversità e della ricchezza
La scelta dell’Orto Botanico di Padova non è stata casuale: il luogo è il più antico orto universitario del mondo, giardino della biodiversità, patrimonio dell’Unesco, nato nel 1545 per la coltivazione delle piante medicinali che costituivano la maggioranza dei "semplici", medicamenti provenienti dalla natura.
"L'orto botanico di Padova è all'origine di tutti gli orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura. Ha largamente contribuito al progresso di numerose discipline scientifiche moderne, in particolare la botanica, la medicina, la chimica, l'ecologia e la farmacia".
(motivazione in base alla quale l'orto botanico fu inserito nell'UNESCO nella lista dei patrimoni dell'umanità)
In questo luogo viene esaltata la diversità come fonte di ricchezza tanto che in passato, proprio la rarità dei vegetali contenuti e per il prezzo elevato dei medicamenti da essi ricavati, era oggetto di frequenti furti; per tale ragione fu edificato il muro di recinzione circolare, tutt'oggi visibile.